giovedì 27 novembre 2014

CITTADELLA AGRARIA TODI, DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 - XIII INCONTRO EX ALLIEVI – ITAS – A. CIUFFELLI


“l’uomo, la  natura, la scienza, la tecnica ………

Per il sorriso di molti”

 

Consegna attestato alla memoria dell’allievo

VENANZIO VALLERANI

 

Dopo la consegna della pergamena – attestato nelle mani della figlia Caroline e della gentile signora Mariane Hoffeter, il prof. Giancarlo Pasqualini, presidente dell’associazione ex allievi, cede il microfono all’ex allievo Sante Filippetti per ricordare alla platea dei convenuti la figura e l’opera del Vallerani.

Il Filippetti, ben oltre le sue solite ammiccanti barzellette, ringrazia il presidente, i familiari del Vallerani e va con il suo ricordo, non senza qualche momento emozionale.

Ho conosciuto il Vallerani dalla stampa specializzata agricola quando ancora, nel mio primo lavoro nelle Acli, mi occupavo solo marginalmente del mondo agricolo. Successivamente nel 91-92 (avevo

Appena 50 anni) passai quasi improvvisamente ad “Umbriafiere spa” con la non poca fortuna di dovermi occupare, quasi prioritariamente, della fiera Agriumbria, fino all’era della pensione (31.03.09). Fortuna tripla: primo per me stesso che, tra qualche ” histoire comique” e non poche cose serie, mi sono divertito – il lavoro può e deve essere anche divertimento- a fare di Agriumbria la “fiera più fiera” agricola multisettoriale del panorama espositivo nazionale; secondo perché ho avuto la possibilità di continuare a conoscere tanti uomini, donne e Artisti – tra quest’ultimi Venanzio Vallerani – capaci di farci sperare in un mondo migliore; terzo per aver lasciato nei luoghi di studio e lavoro tracce di buoni e democratici rapporti con tutti ed oggi mi onoro di essere qui per parlarvi del “Venanzio” da me incontrato in momenti di approfondimento culturale e scientifico durante alcune edizioni di  Agriumbria e in altri, non lontani, conviviali, come quello che stiamo per vivere oggi nei nostri raduni annuali. ai quali partecipava spesso e volentieri. Era un vero piacere sfogliare con Lui i tanti appunti, disegni, progetti e foto che aveva sempre con se e che condivideva volentieri senza paura di essere copiato.

Venanzio Vallerani nasce a Pola il 5 aprile 1924 e passa al mondo dei più in Ancona il 7 novembre 2012. E’ un perito agrario, dottore agronomo-zootecnico, agronomo tropicale, esperto in sviluppo sostenibile, inventore, professore onorario, accademico. Un “ARTISTA” nel senso pieno del termine. Infatti, prendendo a prestito un detto francescano – di Francesco d’Assisi – chi lavora con le mai è un lavoratore, chi lavora con le mani e la testa è un artigiano e chi lavora con le mani, la testa e il cuore è un artista. Venanzio ha messo tutta la Sua umanità, scienza, tecnica e passione a base di un progetto, una strategia di intervento contro la desertificazione in varie parti del mondo. E’ il progetto  “Vallerani system” che ad oggi, in oltre 13 paesi dell’Africa, medio oriente ed Asia ha lavorato oltre 116.000 ettari consentendo il ritorno del bosco, dei pascoli e coltivazioni agroindustriali, donando nuova speranza ai popoli locali. Venanzio nel 45-46 è Perito Agrario diplomatosi qui nel nostro ITAS. Nel 49 è già laureato in Scienze Agrarie e Forestali dall’Uni-pg e subito insegnante di agronomia e coltivazioni nell’Itas di Todi. Nel 1953 sposa Mariana Hoffter, conosciuta alla Università per Stranieri di Perugia e lascia l’insegnamento per passare all’Ente Maremma come zootecnico nelle zone di Follonica, Manciano e Tarquinia. Nel 70-71 prende la via internazionale. Con la Italconsul è in Brasile per un progetto di riqualificazione zootecnica su 1,5 milioni di ettari e 900 mila capi. Nel 72 è di nuovo in Italia con l’Ente di Sviluppo Agricolo delle Marche.
 

 Sua è l’esaltazione e qualificazione della razza bovina marchigiana. Nel 1981 è con la FAO in Mozambico, Niger e Burkina Faso.

Tra gli  anni 84-87 lo troviamo impegnato nello sviluppo agro-zootecnico di Capo Verde.

Nel 1988 si materializzano le Sue capacità di inventore-costruttore con la messa in opera di aratri speciali per la restaurazione delle terre  dal pedo-clima arido.

 Sono gli aratri Treno e Delfino, capaci i lasciare nel terreno rimosso delle vere e proprie bacinelle di trattenimento dell’acqua piovana.

 Aratri brevettati e realizzati dal gruppo Nardi di Città Castello.

 

Nel 1989, la Fiera Agricola Internazionale di Verona, consacra l’invenzione del Vallerani all’attenzione mondiale di studiosi ed istituzioni che attendono alla desertificazione.

 I paesi che fin qui hanno beneficiato del sistema sono: Niger, Burkina Faso, Senegal, Kenia, Sudan, Ciad, Madagascar, Marocco, Tunisia, Siria, Giordania, Egitto, Mongolia, Cina.

 

Elementi essenziali e portanti del progetto sono:

  • adeguata meccanizzazione delle lavorazioni;
  • messa a dimora di sementi e piante autoctone;
  • coinvolgimento delle popolazioni interessate e loro istituzioni.
  •  

Lodevoli gli effetti come:

  • riduzione della fame;
  • riduzione dell’emigrazione;
  • riduzione delle tensioni sociali;
  • educazione e formazione ambientale;
  • responsabilizzazione e coesione delle popolazioni locali.
  •  

Tanti i riconoscimenti internazionali da associazioni, fondazioni, università, accademie e governi di mezzo mondo che , nei dettagli,  troverete su : www.valleranisystem,  come pure la vasta bibliografia, note, particolari degli aratri e dei progetti.

 

Concludendo mi viene spontaneo pensare, auspicare e proporre che  la fantasia, la scienza, la tecnica del caro collega Venanzio abbia a planare anche e da questo Istituto Scolastico Superiore attraverso una apposita giornata dedicata al corso diplomanti, affinché possano conoscere e discutere le    opere dell’ARTISTA Vallerani nel segno e per la prassi “del NOI” alternativo “all’IO” che, oggi più che mai, deve stare alla base del moderno “pensare globale e agire locale”  sull’unica terra che ancora ci ospita.

 

Sante Filippetti

Info 3405849858

mercoledì 19 novembre 2014

Nuova presidenza delle Acli di Collevalenza e rinnovato programma delle “EUROPALOMBIADI”.

Le Acli -International club- di Collevalenza si avviano alla conclusione del corrente anno sociale 2014 con una nuova presidenza e con un rinnovato programma della tradizionale festa delle “€uropalombiadi”. Due serate per l’Europa dei cittadini tra momenti di approfondimento culturale, giochi da tavolo, degustazioni, mostre, musica d’ascolto e da ballo, poesia, racconti e gran finale a tavola con la gustosissima “cena delle palombe alla todina”. Il tutto per venerdì 5 e sabato 6 dicembre nel salone veranda ed in quello delle feste del ristorante da Massimo. Venerdì 5 dicembre, la festa, aprirà con un convegno sul tema “L’Europa che vogliamo: per l’agricoltura, l’artigianato, l’industria, il terziario avanzato, nella coesione sociale”.

Proprio a motivo della coesione sociale, le Acli, stanno invitando  all’evento tutte le organizzazioni sociali del mondo produttivo locale e le istituzioni pubbliche, al fine di un egualitario confronto che apra la strada a concreti esperimenti di sviluppo sostenibile nella filosofia del “pensare globale ed agire locale”.
La nuova presidenza del circolo, espressa dalla recente assemblea soci, risulta così composta: Nicola Giordano, Presidente; Sante Filippetti, vice presidente vicario; Riccardo Antonelli, segretario; Adriano Chiacchieroni, amministratore; e Moreno Andreucci, Maurizio Brugnetta, Pierluigi Buini Boini, Paolo Chiucchiolo, Pietro Fraolini, consiglieri.
Del consiglio fa, inoltre, parte di diritto  fratel Antonio Colasanto, FAM, accompagnatore spirituale dei circoli Acli nella diocesi Orvieto- Todi.
Collevalenza 18.11.14