venerdì 28 novembre 2014
giovedì 27 novembre 2014
CITTADELLA AGRARIA TODI, DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 - XIII INCONTRO EX ALLIEVI – ITAS – A. CIUFFELLI
“l’uomo, la natura, la scienza, la tecnica ………
Per il sorriso di molti”
Consegna attestato
alla memoria dell’allievo
VENANZIO VALLERANI
Dopo la consegna della pergamena
– attestato nelle mani della figlia Caroline e della gentile signora Mariane
Hoffeter, il prof. Giancarlo Pasqualini, presidente dell’associazione ex
allievi, cede il microfono all’ex allievo Sante Filippetti per ricordare alla
platea dei convenuti la figura e l’opera del Vallerani.
Il Filippetti, ben oltre le sue
solite ammiccanti barzellette, ringrazia il presidente, i familiari del
Vallerani e va con il suo ricordo, non senza qualche momento emozionale.
Ho conosciuto il Vallerani dalla
stampa specializzata agricola quando ancora, nel mio primo lavoro nelle Acli,
mi occupavo solo marginalmente del mondo agricolo. Successivamente nel 91-92
(avevo
Appena 50 anni) passai quasi
improvvisamente ad “Umbriafiere spa” con la non poca fortuna di dovermi
occupare, quasi prioritariamente, della fiera Agriumbria, fino all’era della
pensione (31.03.09). Fortuna tripla: primo per me stesso che, tra qualche ”
histoire comique” e non poche cose serie, mi sono divertito – il lavoro può e
deve essere anche divertimento- a fare di Agriumbria la “fiera più fiera” agricola
multisettoriale del panorama espositivo nazionale; secondo perché ho avuto la
possibilità di continuare a conoscere tanti uomini, donne e Artisti – tra
quest’ultimi Venanzio Vallerani – capaci di farci sperare in un mondo migliore;
terzo per aver lasciato nei luoghi di studio e lavoro tracce di buoni e
democratici rapporti con tutti ed oggi mi onoro di essere qui per parlarvi del
“Venanzio” da me incontrato in momenti di approfondimento culturale e scientifico
durante alcune edizioni di Agriumbria e
in altri, non lontani, conviviali, come quello che stiamo per vivere oggi nei
nostri raduni annuali. ai quali partecipava spesso e volentieri. Era un vero
piacere sfogliare con Lui i tanti appunti, disegni, progetti e foto che aveva
sempre con se e che condivideva volentieri senza paura di essere copiato.
Venanzio Vallerani nasce a Pola
il 5 aprile 1924 e passa al mondo dei più in Ancona il 7 novembre 2012. E’ un
perito agrario, dottore agronomo-zootecnico, agronomo tropicale, esperto in
sviluppo sostenibile, inventore, professore onorario, accademico. Un “ARTISTA”
nel senso pieno del termine. Infatti, prendendo a prestito un detto francescano
– di Francesco d’Assisi – chi lavora con
le mai è un lavoratore, chi lavora con le
mani e la testa è un artigiano e chi lavora con le mani, la testa e il cuore è
un artista. Venanzio ha messo tutta la Sua umanità, scienza, tecnica e passione a base
di un progetto, una strategia di intervento contro la desertificazione in varie
parti del mondo. E’ il progetto
“Vallerani system” che ad oggi, in oltre 13 paesi dell’Africa, medio
oriente ed Asia ha lavorato oltre 116.000 ettari
consentendo il ritorno del bosco, dei pascoli e coltivazioni agroindustriali,
donando nuova speranza ai popoli locali. Venanzio nel 45-46 è Perito Agrario
diplomatosi qui nel nostro ITAS. Nel 49 è già laureato in Scienze Agrarie e
Forestali dall’Uni-pg e subito insegnante di agronomia e coltivazioni nell’Itas
di Todi. Nel 1953 sposa Mariana Hoffter, conosciuta alla Università per
Stranieri di Perugia e lascia l’insegnamento per passare all’Ente Maremma come
zootecnico nelle zone di Follonica, Manciano e Tarquinia. Nel 70-71 prende la
via internazionale. Con la
Italconsul è in Brasile per un progetto di riqualificazione
zootecnica su 1,5 milioni di ettari e 900 mila capi. Nel 72 è di nuovo in
Italia con l’Ente di Sviluppo Agricolo delle Marche.
Sua è l’esaltazione e qualificazione della
razza bovina marchigiana. Nel 1981 è con la FAO in Mozambico, Niger e Burkina Faso.
Tra gli anni 84-87 lo troviamo impegnato nello
sviluppo agro-zootecnico di Capo Verde.
Nel 1988 si materializzano le Sue
capacità di inventore-costruttore con la messa in opera di aratri speciali per
la restaurazione delle terre dal
pedo-clima arido.
Sono gli aratri Treno e Delfino, capaci i
lasciare nel terreno rimosso delle vere e proprie bacinelle di trattenimento
dell’acqua piovana.
Aratri brevettati e realizzati dal gruppo
Nardi di Città Castello.
Nel 1989, la Fiera Agricola Internazionale
di Verona, consacra l’invenzione del Vallerani all’attenzione mondiale di
studiosi ed istituzioni che attendono alla desertificazione.
I paesi che fin qui hanno beneficiato del
sistema sono: Niger, Burkina Faso, Senegal, Kenia, Sudan, Ciad, Madagascar,
Marocco, Tunisia, Siria, Giordania, Egitto, Mongolia, Cina.
Elementi essenziali e portanti
del progetto sono:
- adeguata meccanizzazione delle lavorazioni;
- messa a dimora di sementi e piante autoctone;
- coinvolgimento delle popolazioni interessate e loro istituzioni.
Lodevoli gli effetti come:
- riduzione della fame;
- riduzione dell’emigrazione;
- riduzione delle tensioni sociali;
- educazione e formazione ambientale;
- responsabilizzazione e coesione delle popolazioni locali.
Tanti i riconoscimenti
internazionali da associazioni, fondazioni, università, accademie e governi di
mezzo mondo che , nei dettagli,
troverete su : www.valleranisystem, come pure la vasta bibliografia, note,
particolari degli aratri e dei progetti.
Concludendo mi viene spontaneo
pensare, auspicare e proporre che la
fantasia, la scienza, la tecnica del caro collega Venanzio abbia a planare
anche e da questo Istituto Scolastico Superiore attraverso una apposita
giornata dedicata al corso diplomanti, affinché possano conoscere e discutere
le opere dell’ARTISTA Vallerani nel
segno e per la prassi “del NOI” alternativo “all’IO” che, oggi più che mai,
deve stare alla base del moderno “pensare globale e agire locale” sull’unica terra che ancora ci ospita.
Sante Filippetti
Info 3405849858
mercoledì 19 novembre 2014
Nuova presidenza delle Acli di Collevalenza e rinnovato programma delle “EUROPALOMBIADI”.
Le Acli -International club- di Collevalenza si avviano alla conclusione del corrente anno sociale 2014 con una nuova presidenza e con un
rinnovato programma della tradizionale festa delle “€uropalombiadi”. Due serate
per l’Europa dei cittadini tra momenti di approfondimento culturale, giochi da
tavolo, degustazioni, mostre, musica d’ascolto e da ballo, poesia, racconti e
gran finale a tavola con la gustosissima “cena delle palombe alla todina”. Il
tutto per venerdì 5 e sabato 6 dicembre nel salone veranda ed in quello delle
feste del ristorante da Massimo. Venerdì 5 dicembre, la festa, aprirà con un
convegno sul tema “L’Europa che
vogliamo: per l’agricoltura, l’artigianato, l’industria, il terziario avanzato,
nella coesione sociale”.
Proprio a motivo della coesione
sociale, le Acli, stanno invitando all’evento tutte le organizzazioni sociali del
mondo produttivo locale e le istituzioni pubbliche, al fine di un egualitario
confronto che apra la strada a concreti esperimenti di sviluppo sostenibile
nella filosofia del “pensare globale ed agire locale”.
La nuova presidenza del circolo,
espressa dalla recente assemblea soci, risulta così composta: Nicola Giordano,
Presidente; Sante Filippetti, vice presidente vicario; Riccardo Antonelli,
segretario; Adriano Chiacchieroni, amministratore; e Moreno Andreucci, Maurizio
Brugnetta, Pierluigi Buini Boini, Paolo Chiucchiolo, Pietro Fraolini,
consiglieri.
Del consiglio fa, inoltre, parte
di diritto fratel Antonio Colasanto,
FAM, accompagnatore spirituale dei circoli Acli nella diocesi Orvieto- Todi.
Collevalenza 18.11.14
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