lunedì 22 dicembre 2014
lunedì 8 dicembre 2014
A Todi un mercato agricolo della filiera corta.
Si è istituito "IL MERCATO DI TODI DELLA FILIERA CORTA" che si terrà tutti i lunedì dalle 08:00 alle 13:00 presso il parcheggio della scuola media G. Cocchi a partire da lunedì 22 dicembre 2014. Si allega il link comunale dove è possibile scaricare il bando e il regolamento per l' assegnazione dei posti. E' semplicissimo si può inviare la richiesta tramite raccomandata o email. L'invito è rivolto a tutte le imprese agricole che possono partecipare. Il bando è accessibile a tutte le aziende dell' Umbria. Per info: 3483709776.
martedì 2 dicembre 2014
Venerdì 5 e sabato 6 dicembre “€UROPALOMBIADI - 2014- INCONTRO-FESTA delle A.C.L.I. A COLLEVALENZA.
E’ una festa che viene da
lontano, ideata ed organizzata dall’International Club delle Acli di
Collevalenza che, nel suo evolversi, ha visto l’attenzione delle istituzioni
pubbliche e delle associazioni di categoria del mondo del lavoro. Il circolo
Acli di Collevalenza sin dagli anni ’50, del secolo scorso, è stato motore di
idee, azioni e servizi sociali volti alla concretizzazione dei diritti di
cittadinanza dei lavoratori e loro famiglie nel segno della democrazia
solidale. Negli anni ’60 alcuni giovani,
cresciuti nella vita sociale del circolo prendono il largo, oltrepassando il metaforico
“confine dei Ponticelli” (incrocio tra la provinciale Todi - Foligno e la
statale Tiberina Terni - Perugia). Cominciarono con la mitica Vespa, la Cinquecento e via via
auto di maggior cilindrata fino ai più moderni mezzi del mare e dell’aere.
Destinazioni su e giù per l’Italia, l’Europa, la Russia , il medio oriente e
le americhe. Le motivazioni andavano dal lavoro allo studio e al sano turismo
inteso come strumento di conoscenza di paesi e città, la gente che vi abita, il
modo in cui vive, lavora, studia, si diverte e fa cultura. Da queste
esperienze, fra gli anni ’70-80, il circolo anche a seguito di un diverso
rapporto tra Chiesa e ACLI, cambia sede e rimanendo fedele, ben radicato alla
fattispecie dell’associazione, segna la sua vocazione di apertura al mondo facendo
precedere il logo delle ACLI dalle
parole “INTERNATIONAL CLUB”, volendo così sottolineare l’interesse alle cose
dell’intera umanità. E’ l’inizio del “pensare globale ed agire locale”. E questa,
ancora oggi, è la filosofia che caratterizza i salienti momenti sociali
dell’anno come la “festa de l’animella”, la “festa dello sviluppo sostenibile”
e delle “Europalombiadi”. Feste e non sagre, contraddistinte da momenti di
approfondimento culturale, religioso, sportivo, ricreativo, artistico e gastronomico.
Quest’ultimo, ben motivato ed esclusivamente voluto a tutela di autentiche eccellenze
gastronomiche locali e/o comunque attinenti al tema degli incontri-festa. E la
festa non vuole essere un modo per mettere da parte i problemi o, peggio ancora,
un modo per dimenticare, piuttosto, e senza nostalgie, un modo per guardare
avanti oltre i confini e le barricate ideologiche, da veri democratici che,
prima di pretendere da altri, chiedono a se stessi cosa poter fare per la
comunità locale e globale. L’era del progetto nella coesione sociale deve
sopprimere definitivamente quella del lamento e della abnegazione. Presente e
futuro stanno nella via umana e civile del “NOI” alternativo all’egoismo
dell’”IO”. E queste affermazioni sono anche alla base dell’edizione 2014 delle
“Europalombiadi”. Due serate per l’Europa dei cittadini, in programma per Venerdì
5 e sabato 6 dicembre presso le accoglienti sale del ristorante da Massimo.
Venerdì alle ore 18,30 aprirà una piccola ma significativa mostra dei vini delle cantine locali con cornice espositiva di pittori paesaggisti. A seguire un
convegno sul tema “L’Europa che vogliamo
per: l’agricoltura, l’industria,
l’artigianato, il terziario, la coesione sociale”. Alle ore 20,30, gara di briscola a coppie e gironi, bruschetta all’unto della casella e
degustazione vino locale. Sabato 6, ore 20,30 la gustosissima “cena della palomba alla todina”, con la cornice
musicale affidata alla coinvolgente “Veneranda
social band” e ammiccanti pit-stop del fine dicitore Ferruccio Grillo che darà voce ai poeti Nello Gentili, Romelio Moracci e altri, per una serata da alto
gradimento.
Non si dimentichi un veritiero
detto popolare “le palomme alla todina nun se cucinono la sera pe’ la
matina”, e per non rimanere a “becco
vuoto” è strategica una tempestiva
prenotazione allo 075.887140.
Collevalenza 02.12.14
Info. 3405849858
venerdì 28 novembre 2014
giovedì 27 novembre 2014
CITTADELLA AGRARIA TODI, DOMENICA 19 OTTOBRE 2014 - XIII INCONTRO EX ALLIEVI – ITAS – A. CIUFFELLI
“l’uomo, la natura, la scienza, la tecnica ………
Per il sorriso di molti”
Consegna attestato
alla memoria dell’allievo
VENANZIO VALLERANI
Dopo la consegna della pergamena
– attestato nelle mani della figlia Caroline e della gentile signora Mariane
Hoffeter, il prof. Giancarlo Pasqualini, presidente dell’associazione ex
allievi, cede il microfono all’ex allievo Sante Filippetti per ricordare alla
platea dei convenuti la figura e l’opera del Vallerani.
Il Filippetti, ben oltre le sue
solite ammiccanti barzellette, ringrazia il presidente, i familiari del
Vallerani e va con il suo ricordo, non senza qualche momento emozionale.
Ho conosciuto il Vallerani dalla
stampa specializzata agricola quando ancora, nel mio primo lavoro nelle Acli,
mi occupavo solo marginalmente del mondo agricolo. Successivamente nel 91-92
(avevo
Appena 50 anni) passai quasi
improvvisamente ad “Umbriafiere spa” con la non poca fortuna di dovermi
occupare, quasi prioritariamente, della fiera Agriumbria, fino all’era della
pensione (31.03.09). Fortuna tripla: primo per me stesso che, tra qualche ”
histoire comique” e non poche cose serie, mi sono divertito – il lavoro può e
deve essere anche divertimento- a fare di Agriumbria la “fiera più fiera” agricola
multisettoriale del panorama espositivo nazionale; secondo perché ho avuto la
possibilità di continuare a conoscere tanti uomini, donne e Artisti – tra
quest’ultimi Venanzio Vallerani – capaci di farci sperare in un mondo migliore;
terzo per aver lasciato nei luoghi di studio e lavoro tracce di buoni e
democratici rapporti con tutti ed oggi mi onoro di essere qui per parlarvi del
“Venanzio” da me incontrato in momenti di approfondimento culturale e scientifico
durante alcune edizioni di Agriumbria e
in altri, non lontani, conviviali, come quello che stiamo per vivere oggi nei
nostri raduni annuali. ai quali partecipava spesso e volentieri. Era un vero
piacere sfogliare con Lui i tanti appunti, disegni, progetti e foto che aveva
sempre con se e che condivideva volentieri senza paura di essere copiato.
Venanzio Vallerani nasce a Pola
il 5 aprile 1924 e passa al mondo dei più in Ancona il 7 novembre 2012. E’ un
perito agrario, dottore agronomo-zootecnico, agronomo tropicale, esperto in
sviluppo sostenibile, inventore, professore onorario, accademico. Un “ARTISTA”
nel senso pieno del termine. Infatti, prendendo a prestito un detto francescano
– di Francesco d’Assisi – chi lavora con
le mai è un lavoratore, chi lavora con le
mani e la testa è un artigiano e chi lavora con le mani, la testa e il cuore è
un artista. Venanzio ha messo tutta la Sua umanità, scienza, tecnica e passione a base
di un progetto, una strategia di intervento contro la desertificazione in varie
parti del mondo. E’ il progetto
“Vallerani system” che ad oggi, in oltre 13 paesi dell’Africa, medio
oriente ed Asia ha lavorato oltre 116.000 ettari
consentendo il ritorno del bosco, dei pascoli e coltivazioni agroindustriali,
donando nuova speranza ai popoli locali. Venanzio nel 45-46 è Perito Agrario
diplomatosi qui nel nostro ITAS. Nel 49 è già laureato in Scienze Agrarie e
Forestali dall’Uni-pg e subito insegnante di agronomia e coltivazioni nell’Itas
di Todi. Nel 1953 sposa Mariana Hoffter, conosciuta alla Università per
Stranieri di Perugia e lascia l’insegnamento per passare all’Ente Maremma come
zootecnico nelle zone di Follonica, Manciano e Tarquinia. Nel 70-71 prende la
via internazionale. Con la
Italconsul è in Brasile per un progetto di riqualificazione
zootecnica su 1,5 milioni di ettari e 900 mila capi. Nel 72 è di nuovo in
Italia con l’Ente di Sviluppo Agricolo delle Marche.
Sua è l’esaltazione e qualificazione della
razza bovina marchigiana. Nel 1981 è con la FAO in Mozambico, Niger e Burkina Faso.
Tra gli anni 84-87 lo troviamo impegnato nello
sviluppo agro-zootecnico di Capo Verde.
Nel 1988 si materializzano le Sue
capacità di inventore-costruttore con la messa in opera di aratri speciali per
la restaurazione delle terre dal
pedo-clima arido.
Sono gli aratri Treno e Delfino, capaci i
lasciare nel terreno rimosso delle vere e proprie bacinelle di trattenimento
dell’acqua piovana.
Aratri brevettati e realizzati dal gruppo
Nardi di Città Castello.
Nel 1989, la Fiera Agricola Internazionale
di Verona, consacra l’invenzione del Vallerani all’attenzione mondiale di
studiosi ed istituzioni che attendono alla desertificazione.
I paesi che fin qui hanno beneficiato del
sistema sono: Niger, Burkina Faso, Senegal, Kenia, Sudan, Ciad, Madagascar,
Marocco, Tunisia, Siria, Giordania, Egitto, Mongolia, Cina.
Elementi essenziali e portanti
del progetto sono:
- adeguata meccanizzazione delle lavorazioni;
- messa a dimora di sementi e piante autoctone;
- coinvolgimento delle popolazioni interessate e loro istituzioni.
Lodevoli gli effetti come:
- riduzione della fame;
- riduzione dell’emigrazione;
- riduzione delle tensioni sociali;
- educazione e formazione ambientale;
- responsabilizzazione e coesione delle popolazioni locali.
Tanti i riconoscimenti
internazionali da associazioni, fondazioni, università, accademie e governi di
mezzo mondo che , nei dettagli,
troverete su : www.valleranisystem, come pure la vasta bibliografia, note,
particolari degli aratri e dei progetti.
Concludendo mi viene spontaneo
pensare, auspicare e proporre che la
fantasia, la scienza, la tecnica del caro collega Venanzio abbia a planare
anche e da questo Istituto Scolastico Superiore attraverso una apposita
giornata dedicata al corso diplomanti, affinché possano conoscere e discutere
le opere dell’ARTISTA Vallerani nel
segno e per la prassi “del NOI” alternativo “all’IO” che, oggi più che mai,
deve stare alla base del moderno “pensare globale e agire locale” sull’unica terra che ancora ci ospita.
Sante Filippetti
Info 3405849858
mercoledì 19 novembre 2014
Nuova presidenza delle Acli di Collevalenza e rinnovato programma delle “EUROPALOMBIADI”.
Le Acli -International club- di Collevalenza si avviano alla conclusione del corrente anno sociale 2014 con una nuova presidenza e con un
rinnovato programma della tradizionale festa delle “€uropalombiadi”. Due serate
per l’Europa dei cittadini tra momenti di approfondimento culturale, giochi da
tavolo, degustazioni, mostre, musica d’ascolto e da ballo, poesia, racconti e
gran finale a tavola con la gustosissima “cena delle palombe alla todina”. Il
tutto per venerdì 5 e sabato 6 dicembre nel salone veranda ed in quello delle
feste del ristorante da Massimo. Venerdì 5 dicembre, la festa, aprirà con un
convegno sul tema “L’Europa che
vogliamo: per l’agricoltura, l’artigianato, l’industria, il terziario avanzato,
nella coesione sociale”.
Proprio a motivo della coesione
sociale, le Acli, stanno invitando all’evento tutte le organizzazioni sociali del
mondo produttivo locale e le istituzioni pubbliche, al fine di un egualitario
confronto che apra la strada a concreti esperimenti di sviluppo sostenibile
nella filosofia del “pensare globale ed agire locale”.
La nuova presidenza del circolo,
espressa dalla recente assemblea soci, risulta così composta: Nicola Giordano,
Presidente; Sante Filippetti, vice presidente vicario; Riccardo Antonelli,
segretario; Adriano Chiacchieroni, amministratore; e Moreno Andreucci, Maurizio
Brugnetta, Pierluigi Buini Boini, Paolo Chiucchiolo, Pietro Fraolini,
consiglieri.
Del consiglio fa, inoltre, parte
di diritto fratel Antonio Colasanto,
FAM, accompagnatore spirituale dei circoli Acli nella diocesi Orvieto- Todi.
Collevalenza 18.11.14
martedì 21 ottobre 2014
domenica 14 settembre 2014
Unione Sportiva ACLI - Tradizionale Passeggiata Equestre dei sei castelli Edizione 2014 - Ennesimo successo -
Da qualche parte è scritto “
la tradizione viene da una affermata
innovazione”. E’ anche il caso della tradizionale passeggiata equestre organizzata dall’Asda- USacli “I cavalieri
dei sei castelli”, tra le dolci colline del paesaggio agreste dell’environ di
Collevalenza, Chioano, Ficareto, Rosceto, Torrececcona, Monticello , nella
prima domenica di settembre. Evento
divenuto tradizione perché a suo tempo, dobbiamo andare oltre i tre lustri,
venne promosso in direzione di un
rinnovato amore per il cavallo e per il creato, spesso dimenticato e calpestato
dagli egoismi della nostra frenetica vita. Il ritrovarsi con un animale che ha
portato l’uomo sulle strade della storia e con lui, oggi, ritrovare il piacere
delle bellezze naturali che “ l’unica terra” ancora ci offre è l’innovazione
che ha costruito la tradizione dell’evento. Dopo tanto asfalto e cemento che
incorniciano la quotidianità, un tuffo nella ormai “ natura solitaria” diventa
opportunità per ricreare lo spirito ed il corpo sul sentiero della speranza. E’
momento di gioia tra appassionati e sportivi che dello sport hanno fatto e
fanno un sano impiego del loro tempo libero. E’ momento di coesione, amicizia e
festa. L’edizione 2014 di domenica 7 settembre, ha avuto un unico sito di
partenza ed arrivo: la cantina Zazzera, a nord- est del castello di
Collevalenza. L’accoglienza curata dai solerti organizzatori: Arcangelo De
Alexandris, Lanfranco Montanari, Riccardo Antonelli, rispettivamente
presidente, vice presidente e segretario, con lo storico animatore dr. Maurizio
Brugnetta hanno aperto le iscrizioni alle 8.00 di domenica 7 settembre,
felicitandosi e ringraziando cavalieri ed amazzoni pervenuti da tutta l’Umbria.
Durante il gradevole percorso sono stati egregiamente assicurati tutti i
servizi di specie. Il pranzo, servito negli accoglienti ambiti della cantina
Zazzera, un omaggio per tutti ed il saluto di Sante Filippetti, presidente provinciale
USAcli, hanno concluso la festa più che cavallerescamente.
Perugia 10.09.14
Unione Sportiva Acli -Via
Sicilia, 57- 06128 Perugia -Tel. 075/5000949; 075/7982852
Fax 075/5002732 -e mail:
perugia.usacli@acli.it - C.F. 80008130546
sabato 12 aprile 2014
Renzo Serafini, un grande presidente
Gli aclisti e gli uomini di buona volontà della comunità
pastorale dei sei castelli, sono onorati di ricordare il loro grande presidente
Renzo Serafini immaturamente scomparso la scorsa settimana. A lui si deve il
grande rifiorir delle attività culturali e sociali delle acli dagli anni ‘80 ai
nostri giorni. Lui, con l’umiltà e fermezza del suo amabile carattere, sapeva
ricordare a tutti che le Acli, sin dal 1954 hanno dato “tanto” in idee, azioni,
e servizi per il “bene comune” nella comunità di Collevalenza e dell’environ
tuderte. Le Acli, diceva Renzo, meritano partecipazione attiva per continuare
l’azione di riscatto democratico di tutti i lavoratori nel segno della speranza
e nel rispetto del creato. San Francesco, il Santo della nostra terra, diceva:
chi lavora con le mani è un lavoratore, chi adopera le mani e la testa è un
artigiano ed infine chi mette insieme mani, testa e cuore è un artista e, per
tutti noi, ha affermato il segretario Sante Filippetti, il presidente Renzo era
e resta un artista. Con Renzo, ha continuato Filippetti, teniamo un debito
morale di andare, con la tempistica più breve possibile, al completamento di un'opera come “La storia dei sei castelli” dalle origini alla beatificazione di
Madre Speranza. In proposito c’è già l’impegno solenne di dedicare l’opera alla
memoria del socio Evaristo Giuggiola che già produsse la base storica della
ricerca e il presidente Renzo Serafini che ha coltivato l’iniziativa culturale
volta alla migliore coesione socio-economica della neo comunità pastorale dei
sei castelli (Collevalenza, Chioano, Ficareto, Monticello, Rosceto,
Torrececcona).
Collevalenza, 22.03.14
Le attività delle Acli di Collevalenza
Tra i diversi momenti della dinamica vita sociale delle Acli di Collevalenza si annoverano due Feste. “Festa de l’ANIMELLA” e “Festa delle EUROPALOMBIADI”, da alcuni decenni calendarizzate nel penultimo fine settimana di Carnevale et ultimo fine settimana di novembre. Due feste che nulla hanno che fare con le “sagre” che, qua e là per l’Umbria, è dato di conoscere. Per le Acli la festa è momento di incontro, di coesione, di allegria, senza nulla mettere da parte in termini di memoria, cultura, senso umano e civile del tempo di lavoro e del tempo libero ai fini del fare la propria, possibile, parte per la costruzione di una società fondata sul bene comune. Entrambi le feste sono utili alle ragioni del fare memoria, del non dimenticare da dove arriviamo e. senza ombra di nostalgia, con i loro momenti culturali, religiosi, sportivi e ricreativi invitano a guardare con speranza al futuro. Di anno in anno anche attraverso mostre, filmati e approfondimenti sulle caratteristiche sociali del territorio, anche detto dei sei castelli – Collevalenza, Chioano, Ficareto, Monticello, Rosceto e Torrececcona – e/o della nuova unità pastorale, sono emersi non pochi consigli utili per contrastare emarginazione e desertificazione delle attività agricole, artigianali e professionali della zona. La festa de l’Animella è di ispirazione prettamente agreste e mettendo al centro il mondo agricolo con la partecipazione attiva di non pochi rappresentanti delle associazioni, enti ed istituzioni è particolarmente emerso che da soli non si va da nessuna parte mentre , come sottolineano le Acli “insieme si può”. Insieme tra soggetti dello stesso settore produttivo senza tralasciare tutti gli altri per rendere agibile “l’agire locale nel pensare globale”. Un tempo non troppo lontano prodotti della terra e dell’artigianato non andavano oltre il “mercato di Todi” . Oggi è tempo di sprovincializzarsi, di guardare alla globalità e in questa direzione ha lavorato e lavora la festa delle Europalombiadi che, pur rifacendosi alla nobile caccia delle palombe e l’originale piatto della “palomba alla Todina”, è stata ed è momento di conoscenza, approfondimento delle ragioni storiche e moderne della Europa dei cittadini. Quindi si può ben dire che le due feste sono momenti di crescita per la crescita. Crescita dal basso, antidoto alla crisi in atto, dalla quale si può e si deve uscire mettendo in campo una buona dose di mutualismo. Quel mutualismo che sta’ alla base della nostra società europea e che nasce dall’esperienza del mondo cattolico.
Collevalenza 01.03.14
Segreteria Acli
Info 3405849858
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